Tendine d’Achille: meglio fisioterapia o infiltrazioni? Scopri cosa è più efficace per il tuo recupero
Il dolore al tendine d’Achille è un disturbo comune, soprattutto tra sportivi, camminatori e persone che trascorrono molto tempo in piedi. Quando il tendine si infiamma o si degenera, molte persone non sanno cosa fare e a chi rivolgersi, chiedendosi se è meglio affrontare il problema con la fisioterapia o con le infiltrazioni. La risposta dipende dalla causa, dalla durata dei sintomi e dalla gravità del problema. In questo articolo ti aiutiamo a capire le differenze tra i due approcci, i benefici di ciascuno e quando è indicato uno piuttosto che l’altro.

Fisioterapia: trattamento di prima linea per il tendine d’Achille
La fisioterapia è la scelta più indicata nei casi di infiammazione acuta o tendinopatia iniziale o cronica. Si basa su un percorso attivo e personalizzato per migliorare la funzione del tendine e ridurre il dolore.
Cosa prevede un trattamento fisioterapico?
- Esercizi eccentrici mirati a rinforzare il tendine e stimolare la rigenerazione.
- Stretching e mobilizzazioni per ridurre le tensioni muscolari e migliorare la mobilità.
- Terapie manuali e massaggi decontratturanti.
- Terapie strumentali (come tecarterapia, onde d’urto, laser) per ridurre dolore e infiammazione.
- Educazione al carico e alla postura per prevenire recidive.
La fisioterapia non è invasiva, ben tollerata e offre risultati duraturi nel tempo, ma richiede costanza e impegno da parte del paziente.
Infiltrazioni: quando sono utili?
Le infiltrazioni consistono nell’iniettare sostanze antinfiammatorie o rigenerative nella zona del tendine, con lo scopo di ridurre il dolore o favorire il recupero.
Le più comuni sono:
- Cortisone: efficace sull’infiammazione acuta, ma può indebolire il tendine se usato ripetutamente.
- Acido ialuronico: lubrifica e riduce l’attrito, indicato nei casi di tendinopatia inserzionale.
- Ozonoterapia: ha effetto antinfiammatorio e ossigenante, spesso usata in casi cronici.
Le infiltrazioni possono offrire un sollievo rapido dal dolore, ma non agiscono sulle cause biomeccaniche del problema. Per questo motivo, spesso vanno affiancate alla fisioterapia, e non usate come unica soluzione.
Qual è la scelta migliore per te?
- Se il dolore è recente, legato a un sovraccarico o a un’attività sportiva, la fisioterapia è la prima opzione consigliata.
- Se hai già provato la fisioterapia ma i sintomi persistono, o se il dolore è molto intenso, può essere utile integrare con un’infiltrazione, sotto indicazione medica.
- Nei casi cronici o degenerativi, un approccio combinato (fisioterapia + infiltrazioni mirate) può essere la strategia vincente.
Conclusione: agisci presto, con il giusto piano
Il dolore al tendine d’Achille non va sottovalutato. Intervenire in modo tempestivo, con un approccio personalizzato, ti permette di evitare peggioramenti e tornare alle tue attività più rapidamente.
Hai dolore al tendine d’Achille e non sai da dove partire? Prenota una visita con il nostro team: valuteremo la tua situazione e ti consiglieremo il percorso più efficace per il tuo recupero, che sia fisioterapia, infiltrazioni o entrambe.
La tua guarigione comincia da una scelta consapevole.
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